Titolo: Il passo in più
Autore: Francesco Pierucci
Casa editrice: Nulla Die
Genere: Narrativa
Pagine: 220
Prezzo: 13,60€
TRAMA
Dopo il successo del suo primo romanzo “Il passo in più”, uno scrittore non riesce più a ritrovare l’ispirazione. Decide così di partire per un disperato viaggio on the road con la sua fidata Underwood Standard in cerca della creatività perduta. Durante il percorso a bordo della sua auto sgangherata incontrerà suo malgrado una serie di personaggi decisamente grotteschi tra cui uno sceneggiatore obeso, un falacrofobico con manie di grandezza e una pescivendola napoletana senza scrupoli. Tra fughe, risate, arresti e incidenti di ogni tipo, il protagonista vivrà un’avventura surreale dalle forti tinte cinematografiche che sarà difficile dimenticare.
RECENSIONE
“Affronta l’inaffrontabile, vivi l’invivibile, credi nell’incredibile. Decidi liberamente se la catarsi rappresenta la fine o un nuovo inizio. Non ti limitare a riflettere sulla vita ma trovane un senso e fallo tuo.”
Prima di iniziare la recensione vorrei ringraziare di cuore lo scrittore, Francesco Pierucci, per avermi contattata ed inviato il suo libro. Sono stata molto felice di leggerlo. Detto questo direi che possiamo cominciare 🙂 .
Ad una lettura affrettata e di poco interesse, il passo in più, può sembrare un libro come tanti. C’è questo scrittore in crisi che decide, per darsi una svegliata e ritrovare l’ispirazione ormai perduta, di intraprendere un viaggio on the road. Beh, se pensate che il libro tratti solo di questo vi sbagliate di grosso. E’ vero che la trama può essere riassunta così, però se letto con attenzione ed impegno ci troviamo di fronte ad un opera con molte sfaccettature e significati. Nel romanzo il protagonista; si troverà ad affrontare il percorso più importante della sua vita, quello interiore, che lo porterà alla scoperta di sé stesso. Durante questo suo folle viaggio, farà la conoscenza di molti individui alquanto strani: il grassone Charlie ( il mio preferito fra questi), Ezra il cieco, Anna la pesciaiola, degli strozzini a dir poco violenti e un falacrofobico con manie di grandezza.
Devo essere sincera, inizialmente non mi aveva colpito più di tanto a causa del suo inizio piuttosto lento; però (sarà perché non lo avevo iniziato con la dovuta attenzione o perché dovevo ancora entrare nella trama vera e propria) andando avanti mi sono resa conto di amare ogni singola pagina. Personalmente ho trovato molto ingegnoso l’inserimento dei racconti brevi all’interno del romanzo, li ho letti con una curiosità assurda ( il mio preferito è “Vita da clown”, l’ho adorato tantissimo). Concludo dicendo che il passo in più è un libro “leggero” ed a tratti anche comico ma che al contempo ti fa riflettere.
Consiglio questo libro vivamente, perché merita davvero tanto di essere letto e conosciuto.
VOTO: 4.5/5
Buona lettura!