L’investigatore Hercule Poirot, avendo preso il Simplon Orient Express (Istanbul-Trieste-Calais), si trova a indagare sull’assassinio di un certo Ratchett, un distinto americano ritrovato esanime nel proprio scompartimento, sullo stesso treno in cui viaggia il detective. Ma un’abbondante nevicata bloccherà il convoglio per parecchie ore in Jugoslavia, e in questo modo Poirot si vedrà costretto a ipotizzare che l’assassino sia uno dei passeggeri il cui scompartimento è nella carrozza per Calais, la stessa in cui si trova quello del signor Ratchett.
Uscito nelle sale italiane il 30 novembre di quest’anno, Assassinio sull’Orient Express diretto da Kenneth Branagh è la terza trasposizione cinematografica, insieme al film tv, tratta dall’omonimo romanzo della maestra del giallo Agatha Christie.
Purtroppo non sono potuta andarlo a vedere il giorno della sua uscita ufficiale, volevo evitarmi i vari commenti a riguardo così da poterlo vedere in modo più neutrale possibile ma, ahimè, non è stato possibile quindi mi sono ritrovata sommersa da varie recensioni e post su facebook. L’unica nota positiva è che avendo letto il libro quest’estate non avevo alcun timore di beccarmi spoiler enormi sul film, per cui sono stata abbastanza tranquilla. Per ora non ho trovato un opinione tanto positiva a riguardo, sarà che non ho trovato tanti siti o post in cui ne parlavano ma in quei pochi che ho letto ho intuito che quelle persone tanto soddisfatte non sono rimaste. Vi avverto subito che questa sarà una recensione senza spoiler quindi potrete leggerla tranquillamente!
Inizialmente ero un po’ scettica sul ruolo di Branagh, premetto che a me piace sia come regista che come attore però essendo cresciuta con la mini serie tv e con il Poirot
di David Suchet non ne ero del tutto convinta , ecco. Però durante la visione del film mi sono abbastanza ricreduta; è vero che non è il solito investigatore ovoidale (come viene descritto più volte dalla Christie), però non nego che ci sono state delle battute abbastanza divertenti e che rispecchiano il modo di porsi del protagonista; poi c’è da dire che chi ormai ha visto qualche suo film avrà capito che come regista è un po’ particolare (un esempio è il film di Cenerentola), quindi alla fin fine più di tanto non mi sono stupita. Una delle cose che non capisco, e forse mai capirò, è perché certi registi devo sempre cambiare qualcosa: che sia una data, un luogo o un personaggio. Per esempio qua viene aggiunto un personaggio che nei libi non
c’è, tolto il colonnello che ha un ruolo abbastanza importante nella storia, cambiata la fisionomia di MacQueen e quindi di conseguenza si ha un cambio rilevante, in una certa scena, rispetto al romanzo e così via; proprio non arrivo a capire del perché vengano fatti questi tipi di cambiamenti, se un avvenimento o un determinato personaggio sono costruiti in quel modo un motivo ci sarà non è stato di certo fatto a caso. Vi giuro questa è una delle poche cose che mi manda in crisi quando guardo una qualsiasi cosa che sia tratta da un libro, manga o altro. Ho trovato un po’ fuori posto la scena ‘d’azione’ che avviene tra Poirot e uno degli indiziati (non posso scrivere chi altrimenti cadrei nello spoiler), ora io mi dico quando mai il nostro amato detective belga si metterebbe a rincorrere i presunti colpevoli con il suo bastone da passeggio? Non lo fa, ecco la risposta. Una delle caratteristiche che più amo di lui è il suo arrivare alla soluzione di un caso non tramite la violenza ma solamente con l’uso delle celluline grigie, se mi viene anche stravolto un minimo questo siete finiti. Non pensate che abbia trovato solo aspetti negativi qualcosa che mi è piaciuto c’è: la fotografia è veramente eccezionale ci sono state certe inquadrature veramente meravigliose quasi surreali, il finale pur essendo un po’ diverso dall’originale mi è piaciuto moltissimo inoltre è estremamente commovente, il personaggio di Poirot anche se è stato lievemente cambiato stranamente ha funzionato e ovviamente la storia, in qualunque modo la si voglia mettere rimane sempre un capolavoro.
Avrei una voglia matta di svelarvi il finale per poterne parlarne con voi ma per una come me che evita ed odia li spoiler come la peste, andrei contro i miei stessi principi ed in più vi rovinerei la sorpresa. Posso darvi un consiglio spassionato? Anche se avete detto di no lo faccio lo stesso, prima leggetevi il libro è qualcosa di veramente unico nel suo genere proprio grazie alla trama ed ai personaggi che lo compongono; dopodiché avete il permesso di vedere il film (guardatevi anche quello del 1974 e il film Tv, oggi sono in vena di consigli). E mi raccomando, non fatevi dire il finale perché è proprio lì che sta il bello!
VOTO: 3.5/5
Stay tuned