Bentornati, o benvenuti, sul mio blog!
Da quant’è che non portavo la recensione di un libro? Vi giuro che mi sembrano passati secoli, Magic deve avermi turbata più di quanto pensassi!
Come potete vedere dal titolo, oggi tocca al primo volume della saga creata dalla Maas che ho letto in anteprima grazie al blog tour e alla disponibilità della Mondadori.
Bando alle ciance direi di cominciare.
Titolo: La corte di rose e spine
Autore: Sarah J. Maas
Genere: Fantasy, New Adult
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 408
Prezzo: 16,90€
Tornata al suo villaggio dopo aver ucciso un lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L’animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge “ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita”. Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l’allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un’ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo…
Devo ammettere che ho faticato più del solito nel portarlo a termine. Solitamente libri di questo genere, se mi prendono, li finisco massimo in due giorni ma qua sono arrivata al limite della scadenza. Mentre le altre ragazze del blog tour lo avevano già terminato da un bel pezzo, io mi arrovellavo sul sistema più facile per finirlo velocemente. L’unica via d’uscita era mettermi sotto con la lettura e sperare di finire le ultime 150 pagine che mi rimanevano, in tempo.
La “prima parte”, perché sì lo possiamo benissimo dividere in due sezioni ben distinte, che va dall’inizio fino a quasi più di metà libro è abbastanza lenta e a tratti noiosa. Sulle
prime non succede praticamente niente ma è tutto un alternarsi tra i pensieri di Feyre verso i suoi nuovi compagni d’avventura, Lucien e Tamlin, e il suo desiderio nel voler andare via dalla Corte di Primavera per raggiungere la sua famiglia. Questa cosa mi ha abbastanza destabilizzata rallentandomi di molto la lettura, pur ripetendomi che essendo il primo volume di una saga è più che normale tutta questa parte introduttiva però niente non è servito.
Le cose iniziano a migliorare, e anche di molto, una volta iniziata la “seconda parte”. Da lì sono andata avanti come un treno, tanto da finire le 150 pagine che mi rimanevano in un giorno! La storia si è fatta avvincente e intrigante, niente ritmi troppo lenti ma un susseguirsi di vicende dove il tuo unico scopo era sapere come finivano. Viene
approfondito molto di più il personaggio di Rhysand e scopriamo diversi lati del suo carattere, alcuni personaggi hanno avuto l’occasione per potersi sviluppare almeno un pochino e poi c’è l’antagonista . Mi è piaciuta molto, l’ho trovata ben caratterizzata e con una storia alle spalle niente male e forse, per un certo verso, capivo pure il suo atteggiamento… non prendetemi per pazza! Per farvi rendere l’idea mi ha ricordato molto la Regina Seelie di Shadowhunters, probabilmente anche per la sua descrizione fisica.
La scrittura mi è piaciuta abbastanza, l’ho trovata molto scorrevole in certi punti. Non mi pare che si perda troppo in fronzoli inutili anche nelle descrizioni va dritta al punto e non fa perdere la pazienza al lettore, cioè spiega le cose essenziali e basta. Unica pecca sono le scene in cui Feyre pensa a Tamlin… ecco quelle forse le ho trovate un attimino cringe. Mi sono ritrovata a ridere molto spesso e a soffermarmi per rileggere, nel caso in cui avessi capito male. Cosa che ho apprezzato molto è stato il diluire il finale in modo che non risultasse troppo frettoloso, come fa una persona di mia conoscenza *coff* Cassandra Clare *coff*, così con calma e tranquillità si è arrivati ad una conclusione dove niente è stato lasciato al caso.
In sintesi, leggero il secondo volume? Mi sa proprio di si, sono curiosa di sapere come continuerà la storia e voglio tenere d’occhio Rhysand secondo me ci riserverà delle belle sorprese.
VOTO:
🌸 🌸 🌸 .5