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Pochi giorni fa è stata rilasciata la one shot ufficiale di Death Note, si tratta di una storia ambientata pochi anni dopo la fine della prima serie. Ovviamente mi sono fiondata sull’app MangaPlus (ufficiale della Shueisha e gratuita) e mi solo letta subito l’intero capitolo!
Detto questo vi lascio alla mia personale opinione su questo ritorno alle origini (senza spoiler, quindi potete leggere traquillamente)
Ryuk ormai affamato di mele, e sempre annoiato, decide di riprovare nuovamente la tecnica utilizzata pochi anni prima. Lasciar cadere il quaderno nel mondo degli umani e aspettare il fortunato che ne sarà attratto fino a toccarlo. Minoru Takada, studente liceale, sarà il protagonista di questa storia. Cosa deciderà di farne? Proverà a seguire le orme di Kira oppure adotterà una scelta completamente differente?
Leggere questa one shot è stato un colpo per il mio povero cuore. Il senso di malinconia non accenava a togliersi di torno ma, allo stesso tempo, mi sono sentita trasportata come non mi accadeva da un bel po’ di tempo. Death Note lo posso definire a tutti gli effetti come la mia opera preferita in assoluto, ci sono molto affezionata e sono davvero contenta che Ohba e Obata abbiano deciso di scrivere e disegnare questo sequel. Sentivo il bisogno di immergermi nuovamente in questo mondo e perchè no, di vedere anche il caro Ryuk!
Ammetto che ha fatto abbastanza male leggere un Death Note senza Light o L, ormai sono diventati insostituibili. La loro mancanza si sente e percepisce come un pugno dritto nello stomaco, due nemesi con la N maiuscola. Resta comunque il fatto che 87 pagine mi sono volate come se niente fosse. Ritrovare i vecchi personaggi della polizia giapponese mi ha fatto piacere, tanto quanto scoprire che Matsuda è rimasto il solito stupido. Potrei essermi emozionata anche per Near ma non voglio dirlo troppo in giro. Più che altro sono rimasta shockata del suo look…
Come finisce nuovamente il quaderno sulla terra? Semplice Ryuk affamato di mele, e annoiato, decide di farlo cadere proprio come la prima volta. A prenderlo sarà lo
studente Minoru Tanaka. Atturare un piano come il primo Kira in un periodo come il nostro sarebbe difficile, se non impossibile, così il protagonista opta per una diversa strategia. Invece di uccidere, decide di metterlo all’asta. Dopodichè rinuncerà alla proprietà e verrà consegnato all’acquirente. Un piano niente male ma il punto forte è che per l’attuazione fa uso delle maggiori reti mediatiche: la Sakura TV e Twitter. Non tutto però fila liscio, come ormai siamo abituati a sapere, e questo trambusto fa “scattare in piedi” Near.
Dunque alla fine cosa ne ho pensato di questa storia? Ammetto che ero abbastanza preoccupata. Anche se si tratta degli autori originali per me è comunque intoccabile, soprattutto dopo il fiasco dell’altra one shot di qualche anno fa. Quindi tutto questo mio scetticismo è capibile ma Ohba è riuscito a convincermi e lo ringrazio per questo.
In 87 pagine il tutto è stato costruito egregiamente. Niente viene lasciato al caso. Uno sviluppo veloce ma che alla fine va più che bene. Minoru mi è piaciuto, non sarà questa mente geniale e psicologicamente superiore però è riuscito a tirar fuori un piano davvero ingegnoso riuscendo in qualcosa di abbastanza impossibile. Tanto di cappello.
Per quanto riguarda la parte visiva Obata è migliorato veramente tanto, non c’è proprio paragone con la prima serie. Tratto pulito, non troppo pesante, marcato quando devo
esserlo e nemmeno più di tanto spigoloso. Per certi versi ho trovato molte similitudini con Platinum End.
Purtroppo essendo breve non c’è stato lo spazio necessario per approfondire certi argomenti:
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il resto della famiglia Yagami. Mi sarebbe piaciuto sapere di più su Sayu soprattutto dopo ciò che le è capitato
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Rem e Misa. E’ vero che non ho questa grande simpatia per quest’ultima ma un piccolo accenno me lo aspettavo. Di Rem ci sono rimasta male.
Detto questo, sicuramente la rileggerò perchè l’emozione mi ha abbastanza influenzata. Il mio giudizio resta più che positivo, insomma passa a pieni voti! Adesso lascio tutto in mano alla Panini, con la speranza che lo porti in Italia (ti prego)
E se esiste ancora qualcuno che non ha letto o visto Death Note… CHE ASPETTATE?
Stay tuned!
VOTO:
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