Ben ritrovati a questa nuova recensione a tema Hyperversum. Quest’oggi recensirò il secondo capitolo della saga uscito nel 2007; mentre la nuova edizione, in onore dei 10 anni, nel 2016. Detto questo, direi di cominciare.
Titolo: Hyperversum il falco ed il leone
Autore: Cecilia Randall
Genere: Storico/Fantasy
Casa editrice: Giunti
Pagine: 685
Prezzo: 9,90€/ Ebook 4,99€
TRAMA
A due anni di distanza dal primo viaggio e dopo molti vani tentativi, Hyperversum trasporta nuovamente Ian e Daniel nel XIII secolo. Per riabbracciare l’amata Isabeau e vedere la nascita del suo primogenito, Ian si trova coinvolto nella ribellione dei baroni inglesi contro Giovanni Senza Terra. Daniel cerca di tornare nel proprio tempo, ma rimane imprigionato suo malgrado nel 1215, tra le grinfie del nemico giurato di Ian: Geoffrey Martewall, barone di Dunchester.
RECENSIONE
“Rialzò la testa per individuare l’icona fosforescente a forma di mela. Nel vano non c’era nemmeno una luce. Incredulo, Daniel si guardò intorno, con il respiro che di colpo accelerava. “Help” ripeté”
In questo secondo capitolo della saga troviamo Ian e Daniel, due anni e mezzo dopo, impegnati a far funzionare nuovamente Hyperversum, così da poter tornare nella Francia del 1215. Con il loro primo tentativo vengono trasportati all’interno del castello Châtel-Argent, dove incontrano Donna che suggerisce loro di non presentarsi così sia ad Isabeau, sia a Guillaume in quanto i cambiamenti fisici sono fin troppo evidenti. Tornati indietro Ian decide di mettere a punto una storia che possa giustificare la loro scomparsa per un periodo di 5 mesi, una volta deciso attraversa insieme a Daniel lo spazio e il tempo fino a trovarsi davanti a Saint-Michel, per intraprendere il loro viaggio verso Chântel-Argent. Durante il loro cammino vengono intercettati da Geoffrey Martewall, un cavaliere inglese appena uscito dalle carceri francesi, che si sta dirigendo verso casa. Martewall ha motivo d’odio nei confronti di Ian poiché sospetta la sua falsa identità e sopratutto perché vuole vendicare la morte dell’amico Jerome Derangale, così li cattura per portali con sé oltre la Manica, nel suo feudo di Dunchester.
Da qui in poi i due amici si troveranno ad affrontare vari pericoli, tra cui la rivolta dei baroni inglesi contro Giovanni Senza Terra. Ce la faranno ad uscirne vivi questa volta? Ma sopratutto, Daniel riuscirà a tornare a casa sano e salvo?
Pur essendo la trama meno trascinante,rispetto al primo romanzo, vi si trovano dei punti più avvincenti. Per quanto mi riguarda la battaglia che troviamo in questo secondo capitolo è stata più appassionante rispetto allo scontro presente nel primo libro; è riuscita a trascinarmi ad un punto tale da farmi dimenticare tutto ciò che mi stava attorno, cosa che non è successa con la battaglia di Bouvines. Durante la lettura ho provato dei sentimenti molto contrastanti per quanto riguarda la separazione tra Ian e Daniel. Da un lato l’ho trovata una scelta molto sensata perché così noi lettori abbiamo avuto l’occasione ,finalmente, di conoscere meglio i due protagonisti, allo stesso tempo non mi è risultata esaltante in quanto ho trovato la parte di Ian un po’ tediosa, sopratutto quando giunge a Willingam, in quel momento ho faticato molto ad andare avanti. Dall’altro canto ho trovato molto interessante l’evoluzione che ha avuto il rapporto tra Ian e Martewall, perché è sempre molto entusiasmante vedere un rapporto trasformarsi positivamente.
“Ian rimase sorpreso da quel discorso tanto serio e inaspettato, poi pero’ si sentì invadere da una profonda soddisfazione. “Anch’io ho conosciuto nel Leone di Dunchester un cavaliere e un uomo d’onore. Qualsiasi cosa ci riservi il futuro, avrai la mia stima e spero che un giorno tu voglia accettare la mia amicizia”
“Amicizia…” penso’ Martewall “chi lo avrebbe mai immaginato solo 2 settimane fa?”
“Il nemico del mio nemico è mio amico” ricordo’ Ian
“Pare sia proprio vero” convenne Martewall
VOTO: 3/5
Buona lettura!