Da quant’è che non recensivo un libro? Beh, da troppo troppo tempo. Quindi per rimediare al mio errore, ho deciso di portarvi la recensione di Stardust, uscito nel 2005, scritto da Neil Gaiman.
Titolo: Stardust
Autore: Neil Gaiman
Casa editrice: Mondadori
Genere: Fantasy Horror e Gothic, narrativa
Pagine: 245
Prezzo: 8,92€/ Ebook 4,99€
TRAMA
In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristran, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. E’ solo in quell’occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristran non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano, e non sa neppure che i malvagi figli del Signore di Stormhold e Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella…
RECENSIONE
” C’era una volta un giovane che desiderava ardentemente soddisfare le proprie brame. E fin qui, per quel che riguarda l’inizio del racconto, non v’è nulla di nuovo (poiché ogni storia, passata o futura, che narri di un giovane potrebbe cominciare alla stessa maniera). Ma strano era il giovane e strani i fatti che lo videro protagonista, tanto che egli stesso non seppe mai come andarono veramente le cose. La storia ebbe inizio, come altre storie dei tempi andati, a Wall.”
Premetto che conoscevo già lo scrittore grazie al romanzo per ragazzi, Coraline, ma non mi ero mai inoltrata più in là dei film tratti dai suoi libri. Poi ho visto Stardust nella libreria del negozio di mia mamma e così ho deciso di dargli una possibilità. Tutte le aspettative che avevo prima di leggerlo, sono miserevolmente scomparse durante la lettura.
La trama è molto intrigante, travolgente, fantastica piena di personaggi particolari e strani; proprio come una fiaba degna di rispetto. Però questo non è bastato (almeno per me) a renderlo un buon libro. Per quanto mi riguarda non sono riuscita ad empatizzare per niente con il protagonista, Tristran. Per non parlare della stella, Yvaine, personaggio insulso e privo di emozioni (se non per il suo luogo natale). Una delle cose che mi ha lasciato più dubbi che altro è stato il loro velocissimo “innamoramento”. Sono passati dal non potersi vedere, sentimento mostrato sopratutto da parte di Yvaine, al volersi sacrificare per rendere migliore la vita dell’altro. Non fraintendetemi, questo andrebbe anche bene, solo che per come Gaiman l’ha riportato su carta non si capisce molto quando è avvenuto questo passaggio. “Divertenti” sono i sette fratelli, figli del Signore di Stormhold, loro devo ammettere che per qualche pagina mi hanno strappato un sorriso ma niente di più. Una cosa che mi ha lasciata abbastanza sbigottita è stata l’evoluzione che ha avuto la strega nel corso della storia. Da essere una delle persone più temute nel regno di Faerie si è tramutata, alla fine del libro, in una vecchia ringobbita che ormai di terribile non aveva più niente. Per quanto riguarda la scrittura, invece, devo ammettere che mi piace molto; sopratutto quando descrive i luoghi ed i personaggi.
Detto questo, non voglio assolutamente fermarmi con Stardust perché non sarebbe giusto etichettare uno scrittore per un solo libro, per cui conto di iniziare presto Coraline visto che è da molto nella mia wish list.
VOTO: 2.5/5
Buona lettura!