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Il libro che andrò a recensire oggi è La piccola Parigi di Alessandro Tonoli. Prima di lanciarmi in questa nuova avventura, ci tengo a ringraziare l’autore per avermi offerto, gentilmente, la copia del suo romanzo è stata una lettura molto emozionante e piacevole 🙂 . Detto questo direi di cominciare!
Titolo: Leggende di Cabiate, La piccola Parigi
Autore: Alessandro Tonoli
Genere: Narrativa
Casa editrice: GWMAX
Pagine: 60
Prezzo: 9€
Una città, un racconto misterioso e una bambina di cui nessuno ha mai saputo il nome. Ecco cosa si cela dietro Cabiate e il suo essere chiamata dai suoi abitanti “Piccola Parigi”, per un motivo che però nessuno sembra ricordare. Forse solo il nonno di Chiara ha, nascosta nel suo passato, la chiave per svelare la natura di questo incantesimo che ora, forse, sta per essere finalmente rivelato.
“le piccole città hanno un grande, grande vantaggio. Far sembrare grandi le piccole cose che vi accadono. […] Sono il trono delle piccole cose”
Allora, il libro l’ho finito di leggere solamente due giorni fa e a regola avrei dovuto fare subito la recensione come mio solito ma, cosa che mi succede raramente, mi sono dovuta prendere un po’ di tempo per riflettere su cosa scrivere sopra queste pagine bianche; ed ora credo di avere le idee abbastanza chiare per poter buttare giù, finalmente, qualcosa.
Devo essere sincera, inizialmente non capivo dove l’autore volesse andare a parare e quale fosse effettivamente la trama del suo libro e il fatto che le pagine fossero solo 60 mi preoccupava assai, invece cavolo se mi sbagliavo. Noi lettori ci troviamo davanti ad una storia non solo ben pensata e costruita ma commovente e che porta a riflettere. La dolcezza con il quale il nonno di Chiara- detta Chiaraccia- non può non scaldarti il cuore e farti provare un’enorme tenerezza, inoltre grazie allo stile di scrittura, che a volte può essere lento, ti sembra quasi di essere accanto alla bambina e di ascoltare la storia insieme a lei. Questo è un romanzo che si sofferma sull’importanza di avere dei sogni e dell’impatto che essi possono avere sulla persona interessata e su chi la circonda; questa ragazzina, con il suo abito rosso e il fiocco che va’ un po’ dove li pare, è riuscita a rendere un posto come Cabiate grazie alla sua forza di volontà e al suo essere determinato, un qualcosa di veramente speciale dove gli abitanti per la primissima volta riuscivano a vederla sotto un’altro aspetto oserei dire quasi magico. Inoltre in sole 60 pagine lo scrittore riesce ad affrontare dei temi molto delicati, come l’abbandono e la morte della persona amata, in maniera davvero leggera e non in senso negativo badate bene; perdere una persona purtroppo è una delle cose più difficili che ci siano al mondo, però qua il tutto viene reso quasi come una fiaba e quindi quel senso di peso che il lettore dovrebbe provare viene alleggerito da tutto il resto, i miei complimenti. Al suo interno possiamo trovare altre tematiche molto importanti come: l’amore, il rapporto nonni/nipoti, l’impatto che un qualcosa- anche se banale- può avere sulla vita di molte persone, il cambiamento, l’infanzia e la crescita quindi un romanzo a 360° gradi! Fosse per me starei qui ore ed ore a parlarvi de La piccola Parigi ma non voglio rovinarvi assolutamente niente, quindi se siete curiosi vi stra consiglio di leggerlo e di godervi le infinite lezioni che questo libro ha da darvi.
VOTO: 4/5
Stay tuned!