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Genere: Horror, Splatter, Soprannaturale
Episodi: 10 (concluso)
Durata episodi: 25 minuti
V.M 18
Akira Fudo viene informato dal suo migliore amico, Ryo Asuka, che un’antica razza di demoni è tornata per riprendersi il mondo dagli umani. Credendo che l’unico modo per sconfiggere i demoni sia quello di incorporare i loro poteri, Ryo suggerisce ad Akira di unirsi a un demone. Akira si trasforma così in Devilman, possedendo i poteri di un demone, ma mantenendo l’animo di un umano.
Devilman Crybaby è un anime originale Netflix, pubblicato sulla piattaforma il 5 gennaio del 2018. In sintesi, se io non arrivo dopo la polvere non posso ritenermi soddisfatta.
Non sapendo quando renderò pubblica questa recensione, vi dico solo che l’ho finito in nemmeno 24 ore. Come al solito avevo visto il trailer rilasciato da Netflix poco prima dell’uscita ufficiale e mi aveva attirato abbastanza, poi mi sono persa tra gli episodi di Detective Conan e così Devilman è finito nei meandri del mio cervello; fino a qualche giorno fa. Siccome non avevo voglia di fare niente e non se parlava di continuare Conan, mi immaginavo di già nel letto alle 22 cercando di prendere sonno; per fortuna è successa una cosa che mi capita raramente, ossia, mi è venuto un lampo di genio e mi sono ricordata di Devilman Crybaby così ho accesso Netflix, cercato l’anime e cliccato play. Piccola premessa io non avevo idea che esistesse la serie originale né tanto meno il manga, sicché non potrò fare paragoni di nessun genere ma mi baserò solo ed esclusivamente sull’opera del 2018.
In molte recensioni affermano che questo anime non può essere considerato per tutti e mi trovo perfettamente d’accordo. I temi trattati, le scene abbastanza spinte e i vari massacri che ci sono al suo interno, lo rendono una visione indicata per chi è già abituato a questi generi e quindi ha più dimestichezza. Per quanto mi riguarda io non mi faccio spaventare facilmente e il mio livello di schifezza, verso li sbudellamenti o decapitazioni, è pressoché nella norma sicché rientravo in quella cerchia. La storia all’inizio può apparire semplice ma quando si incomincia ed entrare sempre di più nella vicenda, soprattutto dalla seconda parte in poi (ep 6-10), iniziamo a renderci conto che forse tanto facilona e semplice non era e che, probabilmente, ci siamo fermati alle apparenze iniziali. Storia che ti porta a riflette sia sul comportamento che il genere umano può adottare in situazioni drastiche, sia che niente in realtà è come sembra. Il protagonista, Akira, mi è piaciuto molto forte e risoluto, sa quel che vuole e cerca di fare tutto il possibile per ottenerlo. Dall’altra parte ci troviamo Ryo, amico d’infanzia di Akira, professore misterioso e tenebroso. Devo dire che per lui non ho provato emozioni particolari, però
verso la fine un odio viscerale si è impossessato di me, se mai lo guarderete capirete. Non so voi ma un personaggio che mi inquietava tantissimo era la sua segretaria, sempre con quel sorriso stampato in faccia alla Joker. Madonna i brividi.
Per quanto riguarda i disegni, beh, anche quelli non sono per tutti. Per esempio io ho durato un po’ di fatica ad abituarmici non essendo il mio genere, però se la trama vi intriga vedrete che i disegni passeranno in secondo piano. Comunque c’è da dire che in generale sono molto dettagliati, anche durante le varie gare di corsa che ci sono durante l’anime. Ho amato tanto il finale, triste, straziante e ti lascia un senso di vuoto misto alla speranza veramente incredibile. Ovviamente non è oro tutto quel che luccica, sicché delle cose che non mi sono piaciute ci sono. Per prima cosa le canzoni rap di quel gruppo di ragazzi, non che mi facessero schifo o altro solo che mi restavano abbastanza irritanti. I primi 5 episodi l’ho trovati abbastanza noiosi, ma dal 6 in poi si rifà alla grandissima. E come ultima cosa l’opening. E’ carina ma niente di fenomenale, diciamo che in vita mia ne ho viste e sentite di migliori.
So che potrà sembrare una contraddizione con tutto quello ho appena detto, però una volta finito mi ha dato quella sensazione tipica di quando ti sembra che manchi qualcosa. Se mi doveste domandare a cosa mi riferisco, non vi saprei rispondere. So solo che c’è qualcosa che mi sfugge ma non ho ben capito, ancora, che cosa di preciso. Magari quando farò un rewatch, vi saprò dire meglio! Comunque, in conclusione, Devilman Crybaby è veramente un anime ben fatto e strutturato, con personaggi da una caratterizzazione straordinaria, senza buchi di trama e con un finale degno di essere chiamato tale.
VOTO: 3.5/5
Stay tuned!